Moglie e marito



Una caratteristica del matrimonio gallurese era la pricùnta,un rituale che veniva fatto la sera prima del matrimonio, in cui il promesso sposo chiedeva la mano della fidanzata al padre della sposa.

“Ca no à mèddu cu la muddéri si còlca”
(Trad. chi non ha di meglio si corica con la moglie)
Chi si accontenta gode. Non potendo avere ciò che si desidera, ci si deve accontentare di quello che si ha.

“L’amóri no è ciùdda”
(Trad. l’amore non è cipolla)
L’amore non è cosa da poco conto.

“Lu marìtu vò la cùpa pièna e la muddéri imbriàca”
(Trad. il marito vuole la botte piena e la moglie ubriaca)

Il marito vorrebbe la moglie ubriaca senza dover però svuotare la botte, ma ciò non è possibile. Non si può avere tutto dalla vita. Se una persona vuole qualcosa, dovrà impegnarsi per ottenerla, magari rinunciando nel contempo a qualcos’altro.

Muddéri bòna marìtu rìccu”
(Trad. moglie brava, marito ricco)
Se la moglie ha delle buone doti ha buone possibilità di trovare un marito ricco, ma è anche ricco in senso figurato l’uomo che ha preso in moglie una brava donna.
 

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